“Un pozzo di cultura”: collaudo eccellente

Decisamente netto il successo ottenuto dalla prima edizione della rassegna “Un pozzo di cultura” che ha animato nelle scorse serate di questa calda estate l’affascinante Giardino di San Francesco, a ridosso del pozzo e fra gli antichi aranci che hanno dato il nome e la luce a “Il Pozzo e l’Arancio”.

Un cartellone di eventi culturali promosso da questa associazione e dalla parrocchia di San Francesco d’Assisi in Oria la cui idea ha ricevuto apprezzamenti fin da subito, come conferma il patrocinio conferito dall’Amministrazione comunale oritana e la massiccia partecipazione di pubblico in tutte e quattro le serate.

La rassegna ha concretizzato – impiegando minime risorse economiche ma ingente impegno “di braccia e cuore” – come si possa mettere in campo il connubio tra cultura e comunicazione attraverso gli incontri, i dibattiti e gli approfondimenti, valorizzando quanto più possibile il patrimonio umano e culturale del territorio.

Pierdamiano Mazza, Vincenzo Sparviero, Luca Carbone, Francesca D’Abramo e Claudio Matarrelli – foto Andrea Gioia

Questa prima edizione de “Un pozzo di cultura” è stata aperta il 2 luglio dall’appuntamento  “Informazione: le notizie bisogna sempre darle tutte?”, partecipato dibattito sull’etica dell’informazione che ha visto intervenire i giornalisti oritani Vincenzo Sparviero (caporedattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno), Francesca D’Abramo (corrispondente di “Nuovo Quotidiano di Puglia), Claudio Matarrelli (caporedattore di “Oria.Info”) e Pierdamiano Mazza (presidente de “Il Pozzo e l’Arancio” e giornalista), moderati da Luca Carbone; assente ma ampiamente giustificato Eliseo Zanzarelli (direttore de “Lo Strillone”). Dopo l’intervento dei giornalisti relatori, il dibattito è stato animato da diversi operatori dell’informazione attivi nell’informazione radiofonica e telematica, realizzando un’interessante discussione su come gli organi di stampa – ma anche i mezzi di diffusione di opinione – si conformano alla realtà odierna in perenne e istantaneo cambiamento.

Pierdamiano Mazza, Luca Carbone, Pina Colitta e Luana Gioia

Piene di passione le parole scaturite dall’incontro con Pina Colitta, autrice del romanzo “Nell’anima”, presentato il 5 luglio. Pina Colitta, docente di lettere nei licei e consulente familiare impegnata in diverse strutture nella provincia di Taranto, è stata intervistata da Luca Carbone, vicepresidente de “Il Pozzo e l’Arancio”, dando una concreta testimonianza del suo impegno nel sociale eccezionalmente “disegnato” nel suo libro. L’autrice Colitta con puntualità ha risposto alle domande dell’intervistatore e ha suscitato curiosità nel pubblico presente, offrendo notevole disponibilità nel rispondere alle domande giunte numerose e suscitando un dibattito che è andato oltre il testo abbracciando tematiche di interesse sociale in cui è emerso il suo spessore umano e la sua esperienza.

In alto da sx: don Domenico Spina, Francesco Fistetti, Michele Graduata, Emilio Pinto, Claudio Zanzarelli, Tina Pescatore, Luana Gioia e Federico D’Angeli. In basso da sx: Alessandro Perrucci, Pierdamiano Mazza e Luca Carbone – foto Andrea Gioia

Il successivo 12 luglio la suggestiva atmosfera del Giardino di San Francesco ha ospitato “L’inferno mediorientale” e il suo autore, l’on. Michele Graduata. Il volume – accolto positivamente dalla critica specialistica – è stato presentato dal prof. Francesco Fistetti, docente ordinario di Storia della filosofia contemporanea presso l’Università di Bari. L’on. Graduata, intervistato da Pierdamiano Mazza, ha illustrato le tematiche presenti nel libro riguardante le scottanti questioni politiche, sociali, religiose ed economiche del Medio Oriente. Anche in questa occasione gli argomenti trattati hanno favorito una costruttiva discussione che ha visto partecipi assieme al pubblico sia l’autore che il prof. Fistetti.

In fondo: Giuseppe D’Amico, Pierdamiano Mazza e Maria D’Elia – foto Andrea Gioia

Evento conclusivo della rassegna – tenutosi il 16 luglio – è stata la presentazione del volume “Rispecchiarsi nella vita con i pensieri dei semplici”, antologia poetica di Maria D’Elia. L’autrice, dedita alla produzione poetica da alcuni anni, ha incontrato il pubblico intervistata da Pierdamiano Mazza e snocciolando i vari punti della sua poetica anche grazie all’ausilio del valido commento all’antologia curato ed esposto dal prof. Giuseppe D’Amico, già docente di lettere nei licei.

L’iniziativa nel suo complesso non può dirsi che riuscita anche in considerazione dell’effettivo interesse dimostrato dalla stampa che ha seguito singolarmente i quattro eventi: costante lo spazio dedicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, dall’emittente radiofonica “Idea Radio” e dal giornale telematico “Oria.Info”, oltre che da altre testate, emittenti e siti telematici locali.

Don Domenico Spina, parroco di San Francesco d’Assisi in Oria, ha definito lodevole l’impegno profuso dagli organizzatori nel “mettere in piedi” la rassegna e il vicesindaco di Oria ing. Claudio Zanzarelli – intervenuto nel corso delle manifestazioni – ha auspicato continuità negli anni per “Un pozzo di cultura”.

Il gruppo dirigente de “Il Pozzo e l’Arancio”, composto da Pierdamiano Mazza (coordinatore della rassegna “Un pozzo di cultura”), Luca Carbone, Luana Gioia, Ubaldo Spina e Mino Candita, è stato affiancato nella realizzazione delle iniziative da Andrea Gioia, Tina Pescatore e Ubaldo Spina.

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